Browsing by Author "Rossi, Franco"
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Item 40° N sole e contesto nella progettazione di spazi urbani mediterranei(2009) Carbone, Ivana; Rossi, Franco; Cannavò, PaolaItem Aree interne, processi innovativi per le comunità emergenti. Strategie e tattiche di rural making negli iti denominati presila catanzarese, Reventino-Savuto e area Grecanica(2019-05-10) Mangano, Giuseppe; Nava, Consuelo; Rossi, Franco; Giordano, GirolamoItem Costruire per e con i suoni : qualità sonore del progetto d'architettura(2009) Recchia, Ida; Rossi, Franco; Lucente, RobertaIn architectural design field, the interpretation of “sound” parameter evokes cultural and conceptual features that open towards new quality of architecture. The sound, having immaterial and incorporeal implications, is a physical presence in every built space. The sound dimension in architecture suggests the idea of space more livable and human, opposed to the repeated and “silent” images proposed by the media system of popular magazines or of internet pages. The sound invites us to enter the architectural space even to “listen” its intimate qualities. This thesis aims to illustrate how the sound is a contemporary “code” for architectural project that reveals innovative qualities of design. Furthermore the research focus on a comparative study of projectual case studies related to the “sound effect” in order to reveal as a consciousness of this descriptive tool (sound effect) can become a key-theme of project. A similar method of comparison is applied to the spaces of proximity, between outdoor spaces and indoor spaces. The space of proximity is intended as a “sample-space” to verify this comparative approach. These concepts, held through the critical comparison of a series of case studies, reveal the integration of sound parameter as a material both of architectural and urban project. The examples are divided into categories in reason of the distinction between sound and noise and different scales. The first, concerns how the presence of different kind of noise becoming a way to for modelling the architectural project, in big and medium scales. The second one reveals, in the smaller scale of building, how the project uses traditional control of volumes, dimensions and materials to create “sound effects” as components of built space. The other one category focuses on the sound as an artistic component of space through the use of mechanical or electrical installation. The result is that both sound and noise can be considered as aesthetic and generative component of project. The work translates the analytic language of sounds design into a graphicism that shows the skills of project in controlling sound components. A series of “Lebels” and “Sound Maps” are created to facilitate a reading of case studies in relation to the sound effects they produce. This to extrapolate recurring attitudes and design conditions that demonstrate the integration of sound in architectural project. A particular experimentation is leaded on the space of proximity, with the production of schemes that simplify and describe the space between indoor and outdoor and their particular sound conditions.Item Dismessa e rioccupata, la fabbrica post-fordista nei cicli di sviluppo urbano(2010) Marino, Fedele; Rossi, FrancoLa ricerca cerca di mettere in luce il rapporto che sussiste tra il fenomeno della dismissione e le modalità proprie della trasformazione e di modificazione ciclica delle gerarchie e degli spazi urbani, facendo emergere alcuni temi (capitale sociale nella fabbrica post-fordista, rioccupazione delle aree, condivisione della trasformazione, cooperazione e partecipazione) che manifestano l'attualità di alcune problematiche relative al tema della ricerca e alle dinamiche di trasformazione della città contemporanea. Gli spazi della dismissione rappresentano contesti che, rispetto all’omologazione del territorio circostante, presentano dei tratti di riconoscibilità, caratteri di un insieme identificabile dalla permanenza della memoria storica dei luoghi e dalla presenza di qualità differenziali rispetto al loro contesto. Dunque, il progetto delle aree dismesse si muove tra la permanenza di riconoscibilità, identità e conformazione specifica, e la condizione della trasformazione, con le ragioni di modificazione e di progressione del nuovo, che in esse si manifesta come condizione particolare della perdita d'uso. Stabilita questa dialettica tra permanenza e trasformazione, è stata condotta una selezione di casi-studio, a loro volta suddivisi in diversi atteggiamenti rispetto agli interventi, da cui è emersa l'impossibilità di definire un modello univoco di progetto, ma da cui è stata evinta una sostanziale convergenza verso un progetto aperto capace di accogliere al suo interno il confronto tra la permanenza ed il cambiamento, nell'ottica di costruire nuove relazioni, identità e differenze, considerate nuclei essenziali del progetto di trasformazione nel contesto contemporaneo. Tali aree sembrano oggi sempre più finalizzate alla realizzazione di processi di sviluppo socio-economico, legati alla loro specifica dimensione ex-industriale, che fungono da vero e proprio motore di trasformazione innovativa. Questo processo di riconnessione è stato definito rioccupazione di un’area industriale dismessa e interpretato come conseguimento di obiettivi sociali, ottenuti attraverso processi di forte natura partecipativa, capaci di raggiungere l’equilibrio tra interessi privati e collettività, di garantire la qualità edilizia ed ambientale negli interventi sulle aree industriali dismesse. La fabbrica, perso il significato e connotazione stabile di luogo di trasformazioni e produzione delle merci, diventa luogo della memoria, luogo simbolo di valori, luogo di sperimentazione di nuove progettualitàItem Pianificazione territoriale e politiche di rinnovo urbano: una sperimentazione nelle realtà meridionali(2011-11-29) Cosimo, Vincenzo Alfonso; Olivito, Renato S.; Rossi, Franco